Corona Singola
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Corona Singola

Corona singola in porcellana su impianto

Foto 1: Radiografia della situazione iniziale: il molare mancante
Foto 2: Risultato finale: la corona in porcellana
Foto 3: Radiografia di corona e impianto

La paziente ha perso il primo molare superiore destro (il 16) per carie destruente e problemi endodontici della radice (vedi radiografia).

La terapia d’elezione non è il classico ponte che richiederebbe la limatura dei due denti adiacenti, ma l’impianto endosseo singolo indipendente. In tal modo non si “toccano” i denti adiacenti.

Si inserisce pertanto un impianto endosseo in titanio e dopo un periodo di tre mesi per l’osteointegrazione, a guarigione avvenuta come si vede nella radiografia, si protesizza l’impianto, inserendo un moncone in titanio e cementando una corona in porcellana.

 

Corona singola in porcellana, estrazione dentale e impianto endosseo immediato. Tecnica flapless, cioè: senza sollevare il lembo

Foto 1: Situazione iniziale: alveolo dopo l’estrazione
Foto 2: Situazione inizile: rx incisivo da estrarre
Foto 3: Radiografia dell’impianto
Foto 4: Corona in porcellana finale
Foto 5: Radiografia dell’impianto e della corona
Foto 6: Il sorriso finale

Il paziente portava da diversi anni una corona in porcellana sorretta da un perno posto all’interno del canale della radice del 22 (incisivo laterale superiore sinistro).

Un processo carioso a carico della radice non permetteva la stabilità della corona e del suo perno (la corona in porcellana si staccava continuamente).

In questo caso la terapia d’elezione era l’estrazione della radice e l’inserimento di un impianto endosseo. Si è potuto procedere con la tecnica immediata e flapless cioè, estratta la radice viene inserito l’impianto senza tagliare la gengiva per sollevare il lembo di tessuto gengivale.

Tale tecnica, spesse volte, non è aplicabile perché, in mancanza di osso intorno alla radice, occorre rigenerarlo per inserire successivamente l’impianto.

Corona singola su impianto post estrattivo immediato

Foto 1: Radiografia della situazione iniziale
Foto 2: Il molare inserito
Foto 3: Radiografia dell’impianto
Foto 4: La corona finale
Foto 5: La corona finale
Foto 6: La corona finale in occlusione

In seguito alla frattura di una parete vestibolare del primo molare inferiore di destra con interessamento radicolare, si rese necessaria l’estrazione del dente.

Fu poi inserito contestualmente un impianto dentale endosseo in titanio in sostituzione della radice persa (vedi la radiografia).

Dopo tre mesi di guarigione fu confezionata una corona in porcellana con piena soddisfazione della paziente.

Corona singola in porcellana su impianto post estrattivo immediato e rigenerazione del tessuto osseo mancante

Foto 1: Radiografia iniziale
Foto 2: Radiografia dell’impianto 44 all’impronta
Foto 3: Il moncone in titanio del premolare inferiore destro, il 44, su impianto
Foto 4: La corona finale in porcellana

La paziente presentava un premolare inferiore di destra (44) vacillante per malattia parodontale; si notava anche un grave riassorbimento osseo intorno alla radice (vedi Rx pre estrazione).

Si è optato per un impianto post estrattivo immediato con rigenerazione guidata dell’osso mancante inserendo idrossiapatite (la componente minerale dell’osso) emembrana per guidare la rigenerazione.

Dopo quattro mesi, necessari in questo caso per un primo consolidamento del tessuto osseo neoformato, si è proceduto al carico progressivo con un provvisorio in resina e, dopo tre mesi, alla costruzione e consegna della corona definitiva in porcellana.

 

Corona singola in porcellana su impianto endosseo

Foto 1: Radiografia situazione iniziale
Foto 2: Il moncone in titanio del premolare inferiore di destra (il 46)
Foto 3: Radiografia dell’impianto
Foto 4: Risultato finale: corona in porcellana

L’estrazione del dente è stata fatta in precedenza; si parla quindi di inserzione implantare differita.

Il paziente ha subito la perdita del primo molare inferiore di destra (46) a causa di un processo carioso destruente e per problemi di natura endodontica. In questo caso la terapia d’elezione è l’inserimento di un impianto endosseo.

Non è consigliabile fare un ponte in quanto si andrebbero a limare e quindi a “rovinare” i denti adiacenti che sono in buone condizioni. Un altro argomento a sfavore del ponte è la possibilità che uno dei pilastri che lo reggono abbia dei problemi; circostanza che, spesso, comporta la perdita del ponte.

Dopo l’inserzione dell’impianto, in condizioni di osso normali, si attendono due mesi per l’osteointegrazione. Si procede poi all’impronta e alla consegna della corona in porcellana che sarà cementata al moncone in titanio sull’impianto.

 

Impianto 11 in sito edentulo da tempo

Foto 1: Impianto incisivo destro: radiografia iniziale
Foto 2: Impianto incisivo destro con corona
Foto 3: Impianto incisivo destro in zirconio-porcella finito

Il paziente aveva perso l’incisivo destro (11) per parodontopatia. Aveva sopperito per un certo tempo con un provvisorio mobile, ma ora voleva passare ad una soluzione definitiva fissa senza alterare i denti adiacenti un po’ particolari per: forma, orientamento e spazi liberi tra uno e l’altro.

La soluzione è stata un impianto osteointegrato ed una corona in Zirconia Porcellana (senza metallo) con grande soddisfazione del paziente che lavora nel mondo dello spettacolo.

 

21 fratturato e inserimento impianto con tecnica flapless

Foto 1: Il 21 fratturato ma in sito
Foto 2: La radiografia del 21 fratturato
Foto 3: Estrazione del 21
Foto 4: Il 21 fratturato
Foto 5: Impianto inserito con tecnica flapless
Foto 6: Radiografia impianto inserito con tecnica flapless
Foto 7: Inserimento impianto con tecnica flapless: risultato finale

Il paziente si presenta segnalando di avere l’incisivo sinistro (il 21) che si muove in seguito ad un trauma. La radiografia e l’esame clinico evidenziano una frattura radicolare orizzontale poco sotto al livello della gengiva (colletto del dente).

La soluzione terapeutica prevista è l’estrazione atraumatica della radice, l’inserimento dell’impianto con tecnica flapless, l’utilizzo di un provvisorio rimovibile per i due mesi di guarigione, la protesizzazione con un provvisorio in resina per due mesi ed infine la corona in Zirconia Porcellana (senza metallo).

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