Impianti Dentali
Impianto endosseo – corona singola in porcellana – grande rialzo del seno mascellare
Foto 1: Moncone del 26 – primo molare superiore sinistro – su impianto
Foto 2: Primo molare superiore sinistro (26): corona finale in porcellana
Foto 3: Rx della situazione iniziale
Foto 4: Rx 26: grande rialzo del senso mascellare
Foto 5: Rx finaleIl paziente presentava la mancanza del dente 26 (primo molare superiore sinistro) estratto in seguito ad un processo carioso destruente.
La dimensione dell’osso residuo non permetteva l’inserimento di un impianto endosseo dentale, se non con una procedura di rigenerazione di nuovo osso all’interno del seno mascellare, detta: “grande rialzo del seno mascellare”.
Con questa tecnica di chirurgia implantare avanzata, viene sollevata la membrana che riveste il seno mascellare e si innnesta dell’idrossiapatite (la componente minerale del tessuto osseo).
Grazie a questo procedimento lo spazio creato e innestato si trasformerà in osso vitale in un periodo di circa 1 anno. L’impianto endosseo può essere inserito contestualmente se l’osso basale residuo è sufficiente a stabilizzarlo.
Quattro impianti micro a sfera post estrattivi immediati e protesi inferiore rimovibile immediata (overdenture)
Foto 1: I quattro impianti micro a sfera inseriti nell’arcata inferiore
Foto 2: La protesi provvisoria immediata
Foto 3: La protesi provvisoria in occlusione
Foto 4: Alla rimozione dei punti, dopo solo una settimana dall’intervento, si nota la perfetta guarigione del tessuto gengivale
Foto 5: Rx pre estrazioni
Foto 6: Il sorriso finale, dopo l’inserimento della protesi superioreIl paziente presentava una grave situazione di degrado dell’apparato masticatorio; i pochi denti rimasti erano vacillanti e le protesi scheletrate instabili e inadatte alle funzioni fonatoria, masticatoria, estetica.
Si è deciso di intervenire dapprima sull’arcata inferiore inserendo quattro impianti micro a sfera contestualmente all’estrazione dei denti residui gravemente compromessi ed alla consegna di una protesi rimovibile immediata (overdenture) stabilizzata dagli impianti inseriti.
Si nota nella foto (la numero quattro), alla rimozione dei punti, la perfetta guarigione del tessuto gengivale dopo solo una settimana dall’intervento.
L’intervento è minimamente traumatico e non richiede di sollevare un lembo di accesso (tecnica flapless), quindi il decorso post operatorio è estremamente confortevole. In questo caso è stato necessario estrarre i denti rimasti in arcata e suturare opportunamente i tessuti gengivali.Una volta inserita la protesi inferiore (overdenture), si è proceduto a sistemare la protesi superiore in attesa di procedere alla terapia implantare dell’arcata superiore. In questo paziente le condizioni dell’osso residuo nell’arcata superiore non consentiranno degli impianti con protesi immediata, si dovrà procedere in due tempi:
1) prima, la chirurgia implantare con rigenerazione dell’osso;
2) dopo, a distanza di quattro mesi, si procede con la protesizzazione.
Due microimpianti a carico immediato di incisivi inferiori e corone in porcellana
Foto 1: Situazione iniziale: radiografia del molare inferiore destro fratturato (il 46)
Foto 2: Radiografia dell’impianto al molare inferiore destro (il 46)
Foto 3: Intervento chirurgico: piccolo innesto osseo
Foto 4: Intervento chirurgico: applicazione della membrana di protezione
Foto 5: Intervento chirurgico: sutura
Foto 6: Risultato finale: la corona in porcellanaIl paziente presentava una grave patologia infiammatoria con infezione periradicolare a carico degli incisivi inferiori (31 e 32), provocata dalla frattura della radice del 32 e ad un’attesa eccessiva, nella speranza di una (improbabile) guarigione.
Questa patologia ha portato ad una grave perdita di osso a livello radicolare e sarà necessario utilizzare una tecnica di rigenerazione guidata dell’osso, inserendo dell’idrossiapatite (il componente minerale dell’osso) e una membrana.
Risulta necessaria anche l’estrazione dei denti e lasciare guarire i tessuti gengivali della zona, fortemente infiammati per circa un mese e mezzo / due.
Trascorso tale periodo, sono stati inseriti i due impianti con tecnica a lembo aperto (si stacca il tessuto gengivale dall’osso) per poter poi inserire il materiale da innesto. Dopo la sutura vengono confezionate immediatamente le due corone provvisorie e poste in opera.
Trascorsi tre – quattro mesi per dare modo al tessuto osseo e gengivale di maturare e stabilizzarsi, si procede alla costruzione delle corone in porcellana definitive.
La forma dei denti rispecchia quella originaria del paziente e sono volutamente “mossi”, cioè un po’ storti come erano i suoi naturali e come sono gli altri ancora in bocca.
Impianto post estrattivo immediato per la sostituzione di un dente con innesto di osso autologo (del paziente)
Foto 1: Situazione iniziale: radiografia del molare inferiore destro fratturato (il 46)
Foto 2: Radiografia dell’impianto al molare inferiore destro (il 46)
Foto 3: Intervento chirurgico: piccolo innesto osseo
Foto 4: Intervento chirurgico: applicazione della membrana di protezione
Foto 5: Intervento chirurgico: sutura
Foto 6: Risultato finale: la corona in porcellanaLa paziente presentava il molare inferiore destro (il 46) da estrarre per frattura della corona e della radice.
In anestesia locale, si procede alla rimozione del molare fratturato e, contestualmente, all’inserimento di un impianto dentale immediato che sostituisce la radice estratta.Viene anche effettuato un piccolo innesto di osso per migliorare il sostegno dei tessuti molli (gengiva) periimplantari.
L’innesto è coperto da membrana in doppio strato per proteggerlo dal riassorbimento fisiologico.
La gengiva viene suturata e l’impianto risulta transmucoso (cioè, si vede la testa del pilastro di guarigione a filo della gengiva).La guarigione del tessuto osseo perimplantare richiede tre mesi perché occorre dare tempo all’organismo di formare nuovo osso, dove sono state estratte le radici del molare; infatti l’impianto non ha la stessa forma delle radici rimosse.
Decorso tale periodo si rileva un’impronta e si confeziona la corona in porcellana.